martedì 22 novembre 2022

Comunicato dell'assemblea dei lavoratori di RCS Sport, RCS Sports & Events e RCS Active Team

 COMUNICATO DELL’ASSEMBLEA DEI LAVORATORIIC

Mercoledì 16 novembre i lavoratori di RCS Sport, RCS Sports & Events e RCS Active Team si sono riuniti in assemblea plenaria per discutere dell'andamento degli incontri avuti con l'azienda dalla RSU di gruppo, dalle OO.SS e dalle RSA sui temi del lavoro agile (Smart Working), degli anticipi economici per sopperire alle spese di trasferta sugli eventi e del cumulo di ore lavorate durante gli stessi.

I delegati sindacali hanno riportato di un primo incontro avuto con l’azienda per l’attivazione di carte di debito aziendali da utilizzare sugli eventi. Nel dettaglio, infatti, è stato riferito che:

1. l’azienda nonostante due anni di lavoro in remoto, causa pandemia, e alla luce di una sperimentazione di fatto che ha determinato ottime performance e buoni risultati economici, ad oggi inspiegabilmente non intende avviare un confronto strutturale sulle modalità di svolgimento del lavoro agile

2. l’azienda sta vagliando la possibilità di attivare alcune carte di debito aziendali da dare ai lavoratori impegnati nelle trasferte senza che gli stessi debbano anticipare il denaro per lavorare.

3. i delegati sindacali porteranno al tavolo la questione ore lavorate durante gli eventi.

Oltre alla questione Smart Working, gestita dalla RSU di Gruppo, l’assemblea ritiene che siano inaccettabili le condizioni di anticipo denaro da parte dei lavoratori relativamente alle spese sostenute durante gli eventi e chiede che l’azienda trovi una soluzione a riguardo per tutti coloro che ne sono coinvolti entro il mese di dicembre.

Inoltre, si richiede all’azienda di trovare una soluzione relativamente alla questione delle ore lavorate durante gli eventi, sabati compresi (che molto spesso superano le 8 ore previste dal CNNL) sotto forma di riposo retribuito o emolumento retributivo.

Il rispetto di queste due condizioni, che sono la base del rapporto tra azienda e lavoratori in una condizione ordinaria, è ancora più dovuto in ragione dei consistenti ricavi apportati da questa unità di business al gruppo RCS.

Le RSA di RCS Sport, RCS Sports & Events e RCS Active Team

COMUNICATO SINDACALE SU SCIOPERO 2 ORE GRUPPO RCS

 

Comunicato sindacale

Un sentito ringraziamento a tutte le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo per la partecipazione alla manifestazione sindacale indetta da Sic Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil presso la sede di Via Solferino.

Un risultato straordinario che ha coinvolto oltre 400 persone che in piazza hanno chiesto e rivendicato l'avvio di un serio confronto su formazione professionale, lavoro agile e premio aziendale.

La presenza di tutte le componenti aziendali, impiegati e giornalisti del Gruppo, dall'alto valore simbolico e senza precedenti, ha dimostrato l'importanza e il carattere universale delle questioni aperte.

Le lavoratrici e i lavoratori unitamente alle OO.SS e alle RSU, attraverso la manifestazione, hanno ribadito la necessità di definire un percorso negoziale, con l'auspicio che la Proprietà possa finalmente assumere un ruolo favorevolmente decisivo.

Qualora dovessero    permanere le posizioni di chiusura fin qui emerse, non si escludono ulteriori azioni di mobilitazione rispetto alla vertenza aperta.

Milano, 28 Ottobre 2022

Sic Cgil - Fistel Cisl - Uilcom Uil

Le Rsu e la Rsa Cairo-Rcs Milano e Roma e sue controllate La Rsu CairoRcsMedia

mercoledì 8 aprile 2020

COMUNICATO DEL COMITATO AZIENDALE EUROPEO DI RCS MEDIAGROUP


COMUNICATO DEL CAE DI RCS MEDIAGROUP

Buongiorno dr. Cairo
Il Consiglio d'Azienda Europeo di RCS, vista la drammatica situazione sanitaria ed economica in Italia e Spagna con il pesante impatto negativo sui prodotti, sia in termini di copie in edicola che sulla pubblicità, non ritiene opportuna la scelta di distribuire dividendi e contestualmente chiedere ulteriori sacrifici a lavoratrici e lavoratori del Gruppo RCS.
Pensiamo che alternativamente, si potrebbe costituire un fondo di emergenza da utilizzare per il rilancio dei prodotti al termine dell'epidemia. Non sappiamo in quali condizioni RCS si troverà al termine di questa emergenza, ma  sicuramente azienda e lavoratori dovranno, ancora una volta, rimboccarsi le maniche facendo ognuno la propria parte.
Cordiali saluti

Il Consiglio d’Azienda Europeo RCS

Giancarlo Martinelli, Roberto Sozzani, Giuseppe Notaro, Stefano Cazzola, Antonello Chersano, Annamaria Giannetta, Dea Verna, Domenico Affinito
Alfredo Sànchez Tena, Maite Sànchez Martin, Isabel Munera Sànchez, Angel Fernàndez Rodrìguez

Il Coordinatore UNI Europa graphical
Massimo Colombi


Buenos dias dr. Cairo
El comité de empresa europeo de RCS, dada la dramática situación económica y de salud en Italia y España con el fuerte impacto negativo en los productos, tanto en términos de copias en quioscos como en publicidad, no considera apropiado distribuir dividendos y, al mismo tiempo, solicitar más sacrificios a los trabajadores del Grupo RCS.
Creemos que, alternativamente, se podría establecer un fondo de emergencia para ser utilizado para relanzar productos al final de la epidemia. No sabemos en qué condiciones se encontrará RCS al final de esta emergencia, pero seguramente la compañía y los trabajadores, una vez más, tendrán que ponerse manos a la obra.
Sinceramente

Comité de Empresa Europeo de RCS
Giancarlo Martinelli, Roberto Sozzani, Giuseppe Notaro, Stefano Cazzola, Antonello Chersano, Annamaria Giannetta, Dea Verna, Domenico Affinito
Alfredo Sànchez Tena, Maite Sànchez Martin, Isabel Munera Sànchez, Angel Fernàndez Rodrìguez

El coordinador gráfico de UNI Europa
Massimo Colombi



martedì 18 dicembre 2018

Comunicato sindacale Rsu Cgil Rcs mediagroup, Rsu M-dis, Rsu Rcs Produzioni Milano

L’ipotesi di rinnovo del contratto nazionale che ci stanno chiedendo di approvare è l’ennesimo triste capitolo di una vicenda che è si è avvitata su se stessa in un modo difficilmente comprensibile prima ancora che accettabile. Per ragioni di metodo prima ancora che di merito. Dopo la votazione sulla precedente ipotesi che ne ha sancito la bocciatura, ci si chiede di votare una ipotesi nella quale sembrerebbero superate alcune delle questioni (e forse nemmeno le più spinose) precedentemente respinte. Usiamo il condizionale perché, e questo è il primo problema, non esiste un testo da esaminare. Ovvero, per quanto ci è dato di sapere, il testo è quello già oggetto di bocciatura (!!!!!) con alcune correzioni (il cui dettaglio, appunto, non è noto). È evidente che nel contesto di un contratto non rinnovato dal 2008 e che è stato respinto nella sua ultima formulazione la questione della trasparenza e della chiarezza dei testi dovrebbe essere il primo punto su cui si deve chiedere il consenso ai lavoratori. Le modalità di votazione poi lasciano veramente contrariati. Ci sono confederazioni che hanno deciso di non consultare nemmeno i propri iscritti e qualcuno che, invece, è costretto di malavoglia a farlo. In una situazione eccezionale, se si lavora veramente per la soluzione dei problemi, non ci si può nascondere dietro firme o non firme di accordi interconfederali della controparte o obblighi statutari. Bisogna dare la parola ai lavoratori all’interno di un contradditorio vero tra le posizioni, ed è quello che rivendichiamo : una vera consultazione e non qualcosa di ristretto a questa o quella popolazione, a geometria territoriale variabile secondo la sensibilità della struttura territoriale di turno. Una consultazione non frettolosa perché le persone hanno diritto di capire esattamente cosa è stato firmato e cosa no, e quali impatti ha sulle proprie condizioni di lavoro e di salario. Non farlo è il modo migliore per diventare casta ed allontanare definitivamente i lavoratori dal sindacato. Nel merito, poi, dobbiamo registrare oggettivamente dei passi avanti rispetto a quanto firmato precedentemente (per esempio si parla di una tantum per 10 anni di vacanza contrattuale anche se largamente insufficiente a coprire soltanto il 2,1 % che non viene più versato da aprile 2018 nelle quote individuali del Fondo Casella, si superano ingerenze di blocco nella contrattazione di secondo livello salariale, scompaiono i blocchi sulle incidenze domenicali). Restano però aperti tutti gli altri nodi, a partire da una quantificazione degli aumenti che fa pari con quanto perso in virtù del calo dell’aliquota contributiva sul fondo casella (circa il 2% della retribuzione) e che quindi, nella sostanza, non recupera 10 anni di potere di acquisto del salario ma costituisce solo una partita di giro riferita agli ultimi due anni di retribuzione. Passando poi per i peggioramenti normativi che hanno impatti direttamente sul salario (oltre che sui diritti) come le modifiche ai regimi di maggiorazione oraria ordinaria e straordinaria, sulla flessibilità multi periodale, su festività, 52esimi, 6+1, banca ore ecc.
Il tutto in un quadro di incertezza (anche su questo infatti viene richiesto un atto di fede) sul futuro irrisolto del fondo Casella e dei debiti che ha accumulato nei confronti dei dipendenti. Noi pensiamo che un contratto nazionale che non migliori le condizioni di lavoro e salario delle persone, che accompagna l’evoluzione della crisi di settore soltanto effettuando una compressione su salario e diritti sia INUTILE. Pertanto vi invitiamo a respingerlo, nelle assemblee, pretendendo che tutti i lavoratori si esprimano, indipendentemente dalla loro iscrizione o meno a questa o quella sigla sindacale.

Rsu CGIL Rcs produzioni Milano 
Rsu CGIL Rcs mediagroup
Rsu M-dis 

giovedì 26 aprile 2018

Risultati consultazione su rinnovo contratto Poligrafici


Roma, 20 aprile 2018


       Alle Strutture Territoriali SLC-FISTel-UILCOM
       Ai Responsabili per i Poligrafici




Oggetto: COMUNICAZIONE CCNL POLIGRAFICI


Le Segreterie Nazionali, fatte le verifiche sui verbali relativi alle consultazione sull’Ipotesi di Accordo del rinnovo CCNL dei Quotidiani ed Agenzie svoltasi entro il 31 marzo scorso, riscontrano i seguenti risultati:
Votanti       1818
Favorevoli   836
Contrari       908
Astenuti        74
Sulla base dei risultati l’ipotesi non risulta approvata e conseguentemente non siamo in grado di sciogliere la riserva nei confronti della parte datoriale rappresentata dalla Fieg e Asig.
Le Segreterie nazionali convocano il Settore nazionale unitario, alla presenza dei Segretari Generali Nazionali delle Federazioni, per il 9 Maggio 2018 a Roma in luogo ed orario che comunicheremo a breve.
Saluti a tutti e buon lavoro.


Le Segreterie Nazionali

SLC-CGIL FISTel-CISL UILCOM-UIL
    W. Pilato    G. Pezzini  R. Di Francesco


mercoledì 21 marzo 2018

Rinnovo Ccnl Poligrafici: comunicato Rsu Cgil Rcs Mediagroup settore Quotidiani - Rcs Produzioni Milano


COMUNICATO SINDACALE
Abbiamo letto in questi giorni di grande dibattito sulla rinnovazione del contratto dei Poligrafici il comunicato unitario delle Segreterie Nazionali e quello della Segreteria Nazionale Cgil.

Inutile dire che, non vivendo nel mondo dei sogni, siamo consapevoli dei molti e gravi problemi del settore e dei pericoli di deregulation, in alcuni casi già  in atto,  cui sarebbe esposto in assenza di una normativa condivisa a livello nazionale. 
Tracciare un percorso che porti a un contratto più ampio che contenga tutta la filiera della carta stampata  è  certamente un obiettivo condivisibile se lo scopo è rafforzare le singole realtà produttive, l'occupazione, il reddito individuale, nel rispetto dei diritti di tutti, da sempre fiore all'occhiello della nostra categoria, fin dalle prime lotte del XIX secolo e delle differenze produttive e di qualità di vita dei lavoratori che verranno coinvolti nel contratto di filiera.

Non ci si deve però stupire se da molti luoghi di lavoro si alzano voci critiche sui risultati della lunghissima contrattazione. Le critiche sono il sale della democrazia e il motore del confronto che testimonia un sia pur sempre più flebile desiderio di partecipazione  da parte dei lavoratori che dovrebbe essere apprezzato e valorizzato dalle strutture sindacali.

Non si può pero' nascondere  che il risultato economico di questo rinnovo è francamente deludente se rapportato a 8 anni di mancato adeguamento economico durante i quali il valore reale delle retribuzioni dei poligrafici si è  ridotto di almeno il 10 per cento e alle molte modifiche normative introdotte nel nuovo testo. Se a questo si aggiunge il fatto che l'aumento contrattuale consiste sostanzialmente in una partita di giro basata sullo spostamento del 2,1 per cento della contribuzione a capitalizzazione per il fondo Casella alle retribuzioni (il primo anno di vigenza tutto a favore delle aziende) cui si sommano gli interventi su festività, maggiorazioni turno, incidenze domenicali il conto è presto fatto. Un aumento in totale autofinanziamento e oltre

Nonostante tutto questi aspetti negativi avrebbero potuto forse essere comprensibili e condivisibili a fronte di :

1) una definitiva e certa sistemazione degli squilibri del fondo Casella, con la progressiva sistemazione dei castellelletti individuali dei lavoratori attivi, depauperati in questi anni per il pagamento delle pensioni in essere. (Al momento esiste solo un protocollo con una dichiarazione d'intenti)

2) una definizione certa fin da ora  dei trattamenti normativi e retributivi dei lavoratori del settore quotidiani nel futuro contratto di filiera : per non doversi ritrovare nel 2019 a perdere altri pezzi; per dare una prospettiva certa a lavoratori e aziende; per tenere conto delle peculiarità  di un settore dove   si lavora su turni 362 giorni l'anno tenendone conto anche, cosa che non é  stata fatta , nel protocollo nuove assunzioni, dove lavoratori di nuova assunzione, oltre ad avere un orario di lavoro di fatto fissato a 37,5 ore settimanali, perderanno i 13 giorni di riposo retribuito previsti per i lavoratori attualmente in forza.

3)  l'erogazione di un'indennita' di vacanza contrattuale che non avrebbe avuto solo un valore economico ma anche di simbolico riconoscimento della dignità delle parti.

La mancanza di questi elementi sommata agli arretramenti economici e normativi  non può che far trarre un giudizio negativo su un'ipotesi d'accordo nella sostanza restitutiva  che non risolve in maniera netta il vero nodo strutturale del costo del lavoro poligrafico costituito dal  Fondo Casella.

Rsu Cgil Rcs Mediagroup settore Quotidiani - Rsu Rcs Produzioni Milano

Rinnovo Ccnl Poligrafici: risposta Rsu unitarie Centro stampa Quotidiani di Erbusco (Bs) al comunicato delle Segreterie Nazionali

RISPOSTA AL COMUNICATO UNITARIO DEI GRUPPI DIRIGENTI 

Vorremmo chiedere ai firmatari che approvano il rinnovo Contrattuale del 19 febbraio scorso un paio di cosette: La prima cosa che salta agli occhi nel suddetto comunicato è l’affermazione del percorso negoziale più volte dibattuto unitariamente… CON CHI? Probabilmente ve la siete suonata e cantata fra di voi, visto che di assemblee indette dalle sigle per spiegare cosa e come stavate trattando, non se ne vista nemmeno una nell’arco di due anni. L’unica è stata quella che abbiamo chiesto noi quando abbiamo saputo che avevate siglato una parte del contratto e deciso di renderla esecutiva prima del passaggio assembleare (MA QUANDO MAI SI È VISTA UNA COSA COSÌ?) dove ci sembrava di avervi fatto capire che stavate andando nella direzione sbagliata. Per quanto riguarda la fuga dal contratto dei poligrafici non vediamo dove sia la differenza… il contratto siglato da voi non ha più niente a che fare con il ccnl in vigore. Abbiamo visto contratti firmati da RSU aziendali dove il passaggio da poligrafici a grafici ha ottenuto più garanzie e tutele di quello siglato da voi a livello nazionale. Forse confrontarsi con i Vostri tesserati non vi avrebbe fatto male. La parte riguardante la stabilità del Nostro fondo Casella, che voi come delegati avreste dovuto vigilare (vedi https://youtu.be/Wm24nEOGOtg), non possiamo valutarla, visto che nell’ipotesi di contratto che ci è stata recapitata non se ne fa menzione, a parte due righe che parla di un accordo del… (???), che a noi tesserati mortali non è dato sapere. Le norme di flessibilità introdotte danno ai datori di lavoro la possibilità di rendere le condizioni di lavoro ancora più gravose di quanto non lo siano già. Un lavoro articolato su sette giorni lavorativi con una riduzione di orario iniqua viene ulteriormente inasprita per le nuove assunzioni. Casomai non abbiate ben capito, per noi i week-end sono impossibili senza la fruizione di giorni di ferie. Lavorare 35 ore medie su sette giorni non ci sembra un privilegio, paragonato a chi ne lavora 40 spalmati su cinque giorni (godendo di tutti i week-end). Non vi sembra un abuso il fatto che “Decorsi tali termini la flessibilità diventa operativa” senza che ci sia un accordo, e che una Banca ore ci decuri il 10% della retribuzione sulle ore straordinarie?  L’aumento salariale di 65€ garantiti dal rinnovo del contratto produce un montante di 1250 euro, non facendoci nemmeno lontanamente recuperare la perdita delle maggiorazioni sulle ferie. La compensazione dei gettoni non garantisce il 100% della mancata coloritura dei turni e nella tredicesima ci saranno molti eurini in meno rispetto gli anni scorsi. Le esplicite minacce della tenuta del settore sono del tutto gratuite e non risolvono certamente i problemi del settore. Come lavoratori vorremmo che i nostri rappresentanti cercassero di estendere i diritti a tutti i lavoratori non toglierli a chi li ha. Scelte fallimentari già introdotte a livello politico. Per noi l’obbiettivo primario del sindacato è la tutela del lavoratore, se durante le trattative i negoziatori dovessero trovarsi in difficolta, la prima reazione dovrebbe essere l’informazione e la consultazione dei lavoratori tramite le assemblee.  Firmare un contratto TUTTO A PERDERE dopo che FIEG avendo rotto il tavolo delle trattative, venga richiamata da voi prima fare un’ora di assemblea, senza un minimo di informazione, senza un minimo di confronto con i vostri tesserati non vi fa certo onore. Pensavamo che, visto le rimostranze delle tante RSU, e le svariate critiche ricevute in questi giorni, vi facessero almeno dubitare sugli sbagli commessi in TUTTA questa trattativa. Invece vi ostinate a definirla come l’unica possibile e vi compiacete di aver fatto un buon lavoro. Noi come RSU chiediamo perciò a tutti i tesserati del Centro Stampa Quotidiani e a TUTTI i tesserati poligrafici di recedere al tesseramento da tutte le sigle firmatarie di questo contratto.

RSU UNITARIE C.S.Q