mercoledì 21 marzo 2018

Rinnovo Ccnl Poligrafici: comunicato Rsu Cgil Rcs Mediagroup settore Quotidiani - Rcs Produzioni Milano


COMUNICATO SINDACALE
Abbiamo letto in questi giorni di grande dibattito sulla rinnovazione del contratto dei Poligrafici il comunicato unitario delle Segreterie Nazionali e quello della Segreteria Nazionale Cgil.

Inutile dire che, non vivendo nel mondo dei sogni, siamo consapevoli dei molti e gravi problemi del settore e dei pericoli di deregulation, in alcuni casi già  in atto,  cui sarebbe esposto in assenza di una normativa condivisa a livello nazionale. 
Tracciare un percorso che porti a un contratto più ampio che contenga tutta la filiera della carta stampata  è  certamente un obiettivo condivisibile se lo scopo è rafforzare le singole realtà produttive, l'occupazione, il reddito individuale, nel rispetto dei diritti di tutti, da sempre fiore all'occhiello della nostra categoria, fin dalle prime lotte del XIX secolo e delle differenze produttive e di qualità di vita dei lavoratori che verranno coinvolti nel contratto di filiera.

Non ci si deve però stupire se da molti luoghi di lavoro si alzano voci critiche sui risultati della lunghissima contrattazione. Le critiche sono il sale della democrazia e il motore del confronto che testimonia un sia pur sempre più flebile desiderio di partecipazione  da parte dei lavoratori che dovrebbe essere apprezzato e valorizzato dalle strutture sindacali.

Non si può pero' nascondere  che il risultato economico di questo rinnovo è francamente deludente se rapportato a 8 anni di mancato adeguamento economico durante i quali il valore reale delle retribuzioni dei poligrafici si è  ridotto di almeno il 10 per cento e alle molte modifiche normative introdotte nel nuovo testo. Se a questo si aggiunge il fatto che l'aumento contrattuale consiste sostanzialmente in una partita di giro basata sullo spostamento del 2,1 per cento della contribuzione a capitalizzazione per il fondo Casella alle retribuzioni (il primo anno di vigenza tutto a favore delle aziende) cui si sommano gli interventi su festività, maggiorazioni turno, incidenze domenicali il conto è presto fatto. Un aumento in totale autofinanziamento e oltre

Nonostante tutto questi aspetti negativi avrebbero potuto forse essere comprensibili e condivisibili a fronte di :

1) una definitiva e certa sistemazione degli squilibri del fondo Casella, con la progressiva sistemazione dei castellelletti individuali dei lavoratori attivi, depauperati in questi anni per il pagamento delle pensioni in essere. (Al momento esiste solo un protocollo con una dichiarazione d'intenti)

2) una definizione certa fin da ora  dei trattamenti normativi e retributivi dei lavoratori del settore quotidiani nel futuro contratto di filiera : per non doversi ritrovare nel 2019 a perdere altri pezzi; per dare una prospettiva certa a lavoratori e aziende; per tenere conto delle peculiarità  di un settore dove   si lavora su turni 362 giorni l'anno tenendone conto anche, cosa che non é  stata fatta , nel protocollo nuove assunzioni, dove lavoratori di nuova assunzione, oltre ad avere un orario di lavoro di fatto fissato a 37,5 ore settimanali, perderanno i 13 giorni di riposo retribuito previsti per i lavoratori attualmente in forza.

3)  l'erogazione di un'indennita' di vacanza contrattuale che non avrebbe avuto solo un valore economico ma anche di simbolico riconoscimento della dignità delle parti.

La mancanza di questi elementi sommata agli arretramenti economici e normativi  non può che far trarre un giudizio negativo su un'ipotesi d'accordo nella sostanza restitutiva  che non risolve in maniera netta il vero nodo strutturale del costo del lavoro poligrafico costituito dal  Fondo Casella.

Rsu Cgil Rcs Mediagroup settore Quotidiani - Rsu Rcs Produzioni Milano

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