Comunicato
In queste due ultime settimane c’è un
proliferare di documenti delle RSU dei vari posti di lavoro
relativi alla ipotesi di rinnovo del ccnl dei
poligrafici. Documenti che non sono mai stati recapitati alla
struttura nazionale.
In questi documenti si fa riferimento ad
atteggiamenti subdoli e a forzature da parte della struttura
nazionale.
Pensiamo che sia utile riportare la possibile
discussione nel settore nei corretti binari di relazione e
confronto.
Dalla seconda metà del 2009 questo settore è
attraversato da una crisi irreversibile confermata da
alcuni fattori:
-
dimezzamento
delle copie vendute da circa sei milioni a circa tremilionicinquecentomila;
-
perdita degli
introiti pubblicitari di oltre il 40% rispetto al 2008;
-
chiusura
della maggioranza delle testate politiche e locali, con contestuale chiusura di
centri
stampa;
-
riduzione
degli occupati di circa 2000 addetti;
-
la maggior
parte degli Editori utilizzano CCNL diversi sui contenuti che viaggiano sulle
piattaforme digitali;
-
concentramento
in alcuni presidi industriali della produzione di varie Testate, con ulteriore
riduzione di centri stampa;
-
mancanza del
ricambio generazionale nel settore stesso.
In questo quadro, che è sotto gli occhi di
tutti, abbiamo affrontato i problemi di un settore,
sicuramente importante, che rischia l’EUTANASIA.
Queste valutazioni e le eventuali necessità d’intervento
sono state condivise in tutte le assisi da
tutte le strutture sia di posto di lavoro che
sindacali.
Dal 2011 quando presentammo la piattaforma
per il rinnovo contrattuale non abbiamo mai
sottaciuto la necessità di mettere il settore
della stampa quotidiana e delle agenzie in sicurezza.
Per noi significava e significa costituire un
nuovo contenitore contrattuale di filiera, un CCNL
costituito dai prodotti editoriali (tutti),
dalla produzione della carta, dalla pubblicità e dai prodotti
commerciali; che utilizza le diverse
piattaforme che sono figlie dei processi tecnologici e dei prodotti
tradizionali e nuovi (carta e digitale).
È difficile se non impossibile difendere i
contenuti dell’informazione che viaggiano sulla rete
regolamentati in altri contratti con regole
diverse dalle nostre (molto più flessibili e con un costo
regolamentato dal mercato).
È difficile ma non impossibile (ed accordi ne
avete fatti nelle aziende) difendere il lavoro della
tipografia con la rivoluzione dei sistemi
editoriali in atto, però quegli accordi di fatto chiudono in un
recinto quelle professionalità in attesa che
nel tempo quelle figure escano dall’azienda, nel
frattempo il lavoro sulle piattaforme
digitali è già fatto da altre società dello stesso Editore.
L’Ipotesi della rinnovazione contrattuale
parte dalle valutazioni sopra citate.
Abbiamo provato a rinnovare il CCNL cercando
di renderlo più flessibile per riportare nel suo alveo il
lavoro che è l’evoluzione della Tipografia;
abbiamo cercato di rendere più vicina la parte normativa
del contratto alla costruzione del contratto
di filiera, inserendo anche novità che rispondono alla
trasformazione del prodotto. Prevedendo nuove
figure professionali in cui possono essere applicati
gli attuali lavoratori poligrafici,
valorizzando gli accordo aziendali che hanno provato a
regolamentare le nuove attività.
Abbiamo fatto delle scelte che regolamentano
l’attività degli orari e dei turni, cercando di
salvaguardare la posizione individuale
pregressa attraverso il mantenimento dell’orario settimanale
a 36 ore(giornaliero) e di 35 ore (produzione
e/o notturno). Siamo intervenuti sulle maggiorazioni
compensando il più possibile il disagio
economico per gli attuali addetti. Per quanto riguarda i turni
la compensazione in cifra è pari al
100%, mentre per il domenicale è pari al 50%. Per la fattispecie
delle compensazioni allegheremo (a questo
comunicato) un foglio Excel per il calcolo ufficiale dei
turni e del domenicale. La rappresentazione
dell’allegato è l’applicazione reale di tutte le voci che
concorrono alla retribuzione del dipendente a
cui viene applicato il CCNL in vigore.
Abbiamo istituito l’obiettivo ed il relativo
percorso per costituire un unico Fondo di previdenza
complementare di categoria, rendendo le
applicazioni dell’attuale Fondo contrattuale simili a quelle
del Fondo Byblos. Entro il 2018, ovviamente
su questa materia è necessaria la trasformazione del
Fondo Casella nei tempi necessari, le parti
Istitutive dovranno indicare il percorso da assumere.
Abbiamo istituito una normativa nuova sulla
malattia con l’obiettivo di tutelare la persona, inserendo
elementi di garanzia certa anche rispetto
alle malattie gravi. Contestualmente l’Ipotesi contrattuale
inserisce il Fondo Sanitario totalmente a
carico delle aziende con un costo contrattuale di 120 euro
annui (10 euro mese) a lavoratore.
Abbiamo individuato un aumento economico sui
minimi contrattuali di 90 euro (45, 20, 25) che tiene
conto della pulizia contrattuale, delle
flessibilità inserite sull’orario di lavoro e della nuova
determinazione delle percentuali sulla parte
a capitalizzazione del Fondo Casella. L’ultima tranche
di 25 euro definita in “indennità integrativa
temporanea” limitatamente al periodo di erogazione,
costituisce base di calcolo per tutti gli
istituti contrattuali, mentre non costituisce base di calcolo per
le maggiorazioni relative allo straordinario.
Tale “indennità integrativa temporanea” potrà divenire
parte integrante dei minimi contrattuali a
partire dal 01/01/2020 sulla base di specifico accordo tra le
parti; tale accordo avverrà tra il periodo
del 1° s ettembre e la metà di dicembre del 2019.
La durata del CCNL (prevista dall’ipotesi di
accordo) è di 21 mesi e scadrà è il 31 dicembre 2019.
L’individuazione di tale data impegna le
parti sindacali alla presentazione della piattaforma del
contratto di filiera entro il 30 giugno 2019.
Rimaniamo fermamente convinti, e con noi la
maggioranza della delegazione trattante, che per il
settore dei poligrafici sia indispensabile
rinnovare il CCNL, per evitare la deregolamentazione del
settore stesso. Evidenti atti, in tal senso,
sono stati già consumati da alcuni Editori. La
responsabilità di un gruppo dirigente è
quella di indicare una strada tentando di avere un futuro e
non quella di fare un salto nel buio.
Per l’Area Multimediale
Walter Pilato
Roma 09 marzo ’18
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